Riflettiamo Insieme

nella vigna ...

Preghiera per i sacerdoti

Nel giorno dedicato a Sant'Andrea Apostolo, preghiamo insieme per coloro che rappresentano i loro successori e cioè i sacerdoti:

Signore Gesù, hai scelto i tuoi sacerdoti tra di noi e li hai inviati per proclamare la Tua Parola e per agire in Tuo Nome.

Ti lodiamo e Ti rendiamo grazie per questo grandissimo tesoro dato alla Tua Chiesa.

Ti domandiamo di riempirli del fuoco del Tuo amore, affinché il loro ministero riveli la Tua Presenza in seno alla Chiesa.

Poiché sono dei vasi d’argilla, Ti preghiamo di far brillare la Tua potenza attraverso la loro debolezza.

Nelle loro difficoltà, fai che non siano mai schiacciati;

nel dubbio, che non disperino mai;

nella tentazione, che non cadano mai;

nella persecuzione, che non si sentano mai abbandonati.

Nella preghiera, ispirali perché vivano ogni giorno il mistero della Tua morte e della Tua risurrezione.

Nei momenti di debolezza, manda loro il Tuo Spirito, aiutali a lodare il Tuo Padre celeste ed a pregare per i poveri peccatori.

Per opera dello stesso Spirito Santo, metti le Tue parole sulle loro labbra ed il Tuo amore nel loro cuore, perché annuncino la buona novella ai poveri e la guarigione ai cuori spezzati.

E che il dono che Tu hai fatto di Maria , Tua Madre, al discepolo che Tu amavi, sia dato a ogni sacerdote.

Fà che Colei che Ti ha formato ai sua immagine umana, possa ugualmente formare i sacerdoti a Tua immagine divina, per la potenza del Tuo Spirito a gloria di Dio Padre.

Amen

(Fonte: apostolato "Intercessione per i sacerdoti".) 

Preghiere Francescane

In onore della Festa dei Santi Francescani, pubblichiamo due preghiere che caratterizzano quest'ordine in maniera particolare: la Lode al Dio Altissimo e il Cantico di Frate Sole: 

 Lodi di Dio Altissimo
Tu sei santo, Signore, solo Dio,
che operi cose meravigliose.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,
Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo,
re del cielo e della terra.
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
il Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine,
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia,
Tu sei la nostra speranza, Tu sei giustizia,
Tu sei temperanza,
Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore,
Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza,
Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna,
grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

Il Cantico di Frate Sole

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual'è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.

Così sarà la venuta del Figlio dell'uomo

Concludiamo la nostra Prima Domenica di Avvento, attraverso la riflessione di Monsignor Gianfranco Poma: 

Con il tempo dell'Avvento iniziamo un nuovo anno liturgico. "Avvento" significa "venuta", la venuta del Signore, la venuta di Dio. Il tempo dell'Avvento è il tempo dell'attesa, del desiderio che il Signore venga. Ma si attende colui che si ama: il tempo dell'Avvento è il tempo dell'Amore atteso, desiderato. La liturgia dell'Avvento è tutta segnata dalla fresca tonalità della gioia del fidanzamento e ci fa vivere una dimensione essenziale della vita umana e della esperienza cristiana: la vita umana è essenzialmente desiderio, attesa dell'incontro con ciò che ci manca, desiderio di amore. E l'esperienza cristiana è la risposta a questo radicale bisogno: l'amore che desideriamo ci è donato, quanto più si fa profonda l'attesa e tanto più intensa la gioia dell'incontro con l'Amore.
Il tempo liturgico dell'Avvento vuole risvegliare in noi il desiderio e per questo non è tanto una preparazione al Natale, quanto un pellegrinaggio dentro di noi per risvegliare la nostra attesa di Dio: dalla serietà dell'impegno con cui entriamo nell'Avvento potremo percepirne l'importanza per la nostra vita personale e per la società in cui siamo chiamati a vivere. L'Avvento è l'attesa, il desiderio di Dio per arrivare a gustarne la presenza. Ma l'uomo di oggi desidera Dio? Noi desideriamo Dio? I cristiani di oggi attendono Dio? Il grido di Teilhard de Chardin è più che mai attuale per noi: "Cristiani, incaricati di tener sempre viva la fiamma bruciante del desiderio, che cosa ne abbiamo fatto dell'attesa del Signore?". L'uomo di oggi infatti, che ha perso la memoria del passato, non attende un futuro, e si accontenta di un oggi banale, dell'immediato che fugge, perdendo il senso del tempo. La proposta cristiana consiste nel saper vivere il tempo presente come attimo che passa, ma nel quale si rende presente in modo sempre nuovo la memoria di un passato che si realizzerà in pienezza in un futuro che va oltre il tempo. Per l'esperienza cristiana il tempo è l' "oggi" continuo del realizzarsi del dono dell'Amore di Dio al creato e all'uomo, un dono concreto, tangibile, e pure inesauribile: quante volte la Liturgia riprendendo le parole del Vangelo proclama questo "Oggi" della salvezza e al tempo stesso suscita la nostalgia del "non ancora" perché ciò che si sperimenta è solo un segno di una realtà che il tempo non può contenere e la storia non può esaurire.
L'Avvento vuole risvegliare in noi il gusto di vivere intensamente il tempo presente, facendoci accorgere di quanto sia pieno dei segni di quel Dio di Amore che non possiamo non desiderare di incontrare pienamente al di là del tempo. E lo fa con la ricca pedagogia della Liturgia che ci fa percorrere la storia del popolo di Dio (in realtà ci fa rivivere la nostra storia), illuminata dalla parola dei profeti, fino all'incontro con Gesù, il Figlio stesso di Dio che entra personalmente nel tempo perché la fragilità della carne diventi l'impronta della ricchezza di Dio, in attesa che il tempo stesso scompaia e tutto sia solo Dio.
In questo anno la Liturgia ci propone la lettura del Vangelo di Matteo, il Vangelo "ecclesiale" per eccellenza. Gli studi biblici sempre nuovi, mettono in evidenza che il Vangelo di Matteo, scritto dopo il 70, dopo la caduta di Gerusalemme e del Tempio per opera dei Romani, si propone uno scopo ben preciso: in un momento nel quale la comunità ebraica deve affrontare il problema di una propria identità ritrovata attorno alla Legge, la comunità cristiana non vuole rinnegare la fedeltà alla Legge, ma afferma la sua propria identità nella fede in Gesù, il Messia, il figlio di Davide, il figlio di Abramo, il Signore, il figlio dell'uomo. La nuova comunità non rinnega la alleanza con Abramo, ma afferma che in Gesù essa trova il suo "compimento", la sua "pienezza". La sorprendente novità di Gesù, che Matteo presenta in modo ben elaborato in rapporto alle sue fonti, soprattutto la sua morte e la sua risurrezione, fanno di lui il Messia che porta a compimento tutte le promesse fatte ad Abramo, dando un senso nuovo all'antica alleanza. Nella sconvolgente novità di Gesù, tutto raggiunge il suo compimento: egli è "Dio con noi", è "Dio salva", mite e misericordioso, che com-patisce con la folla umana smarrita, che dilata la sua alleanza a tutti i popoli. Per Matteo la comunità di Gesù, la sua Chiesa, è fatta da coloro che non rinnegano la Legge antica, ma entrano con Gesù nel suo "compimento", perché credono che in lui tutto raggiunge la sua pienezza.
La proposta di Matteo è credere che in Gesù che muore in croce si realizza la pienezza di Dio dentro la storia: l'evento decisivo che dà senso a tutto, inaugura la presenza del Regno di Dio: Certo, questa fede in Gesù non è cosa facile: se il Vangelo di Matteo è percorso dalla tensione con la sinagoga ebraica, non lo è di meno dalla tensione all'interno della comunità cristiana, sempre tentata di tornare alla Legge antica. La proposta di Matteo rimane comunque chiara: con Gesù la storia ha raggiunto il suo compimento, perché Dio è dentro la storia, l'Amore ha vinto la morte. Chi crede in lui, chi ascolta la sua parola, chi si lascia amare da lui, chi comincia a guardare e ad amare gli altri come fratelli perché lui si è fatto nostro fratello, comincia a vivere nel tempo ma è già dentro l'eternità: l'amore che gustiamo oggi, "riempie" il nostro tempo di ciò che sarà "oltre" il tempo.
Quando il brano del Vangelo che oggi leggiamo, Matt.24,37-44, ci dice: "Così sarà la venuta del figlio dell'uomo…" vuole parlarci della venuta di Gesù, che amando fino alla morte ha portato a compimento il senso della storia, viene sempre di nuovo con la forza della sua risurrezione e verrà alla fine perché Dio sia tutto in tutti, una venuta sconcertante e sconvolgente perché si presenta fragile e debole ma ha la forza di Dio che per amore si annienta per donare tutto alla sua creatura. Il Vangelo vuole educarci a vedere nel nostro "oggi" l'irruzione di ciò che rimane sempre "futuro" perché è talmente grande che è inesauribile; ci invita quindi a non essere banali, distratti, a saper discernere, vedere la bellezza della vita, comprenderne la complessità, la ricchezza, ad entrare in dialogo con Colui che ci ama: quando ci sembra che non ci siano vie di uscita, lui le riapre; quando ci sembra che ci manchino le forze, lui ci rinfranca.
Quando nell'evento che per Matteo anticipa la fine di tutto, la morte di Gesù in croce, "si fece buio su tutta la terra", un angelo ha detto alle donne: "Non temete…E' risorto, vi precede in Galilea… là lo vedrete". Il Vangelo ci invita: a noi uomini moderni abituati a guardare al mondo in modo appiattito, a misurare il tempo nel suo scorrere sempre uguale, a farci noi misura della storia, il Vangelo chiede un sussulto, un risveglio dal sonno, perché c'è una cosa veramente nuova che infrange l'ineluttabilità dello scorrere del tempo: l'Amore infinito di Dio scorre dentro la nostra realtà quotidiana, è solo Amore, per questo non fa rumore, è fragile, umile… è onnipotente. Chiede di essere creduto. "Uno sarà preso, l'altro lasciato": e noi abbiamo il coraggio di lasciarci afferrare dall'Amore?

Riflettendo sull'Apocalisse (di Enza)

In questo periodo la Chiesa nella prima lettura legge l'Apocalisse di S. Giovanni apostolo. E' sicuramente una lettura che fa riflettere ma che per chi ha fede in Dio è di grande consolazione. Mi son trovata a meditare il passo di quando l'angelo di Dio dice a Giovanni che Babilonia è diventata covo di dèmoni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda. L'Angelo prese una pietra, la gettò in mare esclamando: con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà. Ma poi vedo gli ammonimenti di Gesù quando dice che Gerusalemme sarà circondata da eserciti perché verrà devastata, Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finchè i tempi dei pagani non siano compiuti, ecc a seguire.


Due sono le città che si contendono la vittoria di questa guerra descritta dall'Apocalisse: la nuova Sion sede dell'Agnello, e Babilonia la grande, simbolo di tutti i poteri che nella storia si sono opposti a Dio e al suo Cristo. Se noi guardiamo alla storia umana, ci Accorgiamo che spesso le cose non vanno come descritto nell'Apocalisse, infatti alcuni regni e poteri perversi sembrano avere la meglio. Eppure è proprio questo il messaggio di speranza che proviene dal testo sacro. Non si deve aver paura se la Chiesa sembra soccombere sotto i colpi di coloro che vorrebbero zittire la sua voce: essa è un pugnetto di lievito; eppure, essa ha il potere di fecondare tutta la terra.


Per me questa è una grande consolazione soprattutto quando vedo i massacratori di cristiani nelle varie parti del mondo; il sangue di questi martiri, ma pure il nostro, il sangue che versiamo dal cuore quando vediamo nelle nostre politiche quella volontà di eliminare Dio dalla vita sociale, ci porta a capire come Gesù, se accolto porta pace nel cuore e amore verso tutti, tanto da sacrificarci proprio per quelli che non credono. Gesù è la nostra guida, e sono pure certa che il piccolo gregge di cui parla Lui sarà sempre il piccolo gregge, perché i chiamati sono molti ma chi accoglie il suo invito sono pochi.

Enza 

 

Ad Ogni Momento...

Dal Diario di Bordo di Michele, grazie alla segnalazione della nostra carissima amica Patrizia (alla quale è dedicato questo spazio riflessivo), a cui auguriamo ogni bene:


Diario di Bordo 23.11.2010.

Ogni Atto nella Vita può Essere Occasione per Crescere nel Saper Amare.
Dove e Come Trovare la Forza di Vincere Opposizioni e Difficoltà?

Fermiamoci un Attimo per Rilevare una Considerazione.
L'Amore rappresenta Dio,  la Vita di Dio in Dio,  l'Eternità.
Ebbene il Crescere nell'Amore avviene nel Tempo nel Relativo.
Possiamo Credere che non ci sia Relazione tra il Relativo e l'Assoluto?

Se l'Amore ci Raggiunge nel Tempo è perché il Tempo è lo Spazio
nel quale l'Amore, ovvero l'Eternità, può Essere Accolto,
dove l'Amore può Divenire Parte Integrante
della nostra Umanità della nostra Vita.

Per quanto possa Essere Incredibile
la Condizione Relativa dell'Umanità
è Relativa a quell'Assoluto  che ci Visita
che ci Incontra e Ama nel Tempo Relativo.

Quindi? Ogni Attimo del Tempo Vissuto
Ogni Atto di Vita Vissuta può e deve Divenire
Attimo ed Atto  Dove l'Eterno e Assoluto  Amore
Trasforma la nostra Umanità nella Somiglianza in Dio.

Nel Tempo la Vita di Dio Cresce...
Relativo che Tende Verso... Dio!

Preghiera per la pace

In un momento di forte tensione tra le due Coree, è necessario quanto giusto pregare affinché la pace regni sovrana. Ecco a tal proposito, una bellissima preghiera del venerabile Giovanni Paolo II, per la pace:

Dio dei nostri Padri,

grande e misericordioso,

Signore della pace e della vita,

Padre di tutti.

Tu hai progetti di pace e non di afflizione,

condanni le guerre

e abbatti l' orgoglio dei violenti.

Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù

ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,

a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe

in una sola famiglia.

Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,

supplica accorata di tutta l'umanità:

mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza;

minaccia per le tue creature

in cielo, in terra e in mare.

In comunione con Maria, la Madre di Gesù,

ancora ti supplichiamo:

parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,

ferma la logica della ritorsione e della vendetta,

suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,

gesti generosi ed onorevoli,

spazi di dialogo e di paziente attesa

più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.

Concedi al nostro tempo giorni di pace.

Mai più la guerra.

Preghiamo per la politica

Il Papa e la Chiesa ci invitano molte volte alla preghiera in favore dei governanti, affinché guidino il popolo con saggezza, sobrietà e con il cuore rivolto alle necessità dei piccoli. Oggi, abbiamo parlato di politica e sembra opportuno iniziare con una preghiera in loro favore. La prima è una preghiera di un governante a Dio seguita da alcune brevi preghiere che possiamo recitare noi in favore dei governanti:

 1"Dio dei padri e Signore di misericordia,
che tutto hai creato con la tua parola,
2che con la tua sapienza hai formato l'uomo,
perché domini sulle creature fatte da te,
3e governi il mondo con santità e giustizia
e pronunzi giudizi con animo retto,
4dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,
5perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita breve,
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.
6Se anche uno fosse il più perfetto tra gli uomini,
mancandogli la tua sapienza, sarebbe stimato un nulla.
7Tu mi hai prescelto come re del tuo popolo
e giudice dei tuoi figli e delle tue figlie;
8mi hai detto di costruirti un tempio sul tuo santo monte,
un altare nella città della tua dimora,
un'imitazione della tenda santa
che ti eri preparata fin da principio.
9Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.
10Inviala dai cieli santi,
mandala dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica
e io sappia ciò che ti è gradito.
11Essa infatti tutto conosce e tutto comprende,
e mi guiderà prudentemente nelle mie azioni
e mi proteggerà con la sua gloria.
12Così le mie opere ti saranno gradite;
io giudicherò con equità il tuo popolo
e sarò degno del trono di mio padre.
13Quale uomo può conoscere il volere di Dio?
Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?
14I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
15perché un corpo corruttibile appesantisce l'anima
e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri.
16A stento ci raffiguriamo le cose terrestri,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi può rintracciare le cose del cielo?
17Chi ha conosciuto il tuo pensiero,
se tu non gli hai concesso la sapienza
e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto?
18Così furono raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;
gli uomini furono ammaestrati in ciò che ti è gradito;
essi furono salvati per mezzo della sapienza".

Per la Patria o per la comunità civile

O Dio, che guidi l'universo con sapienza e amore, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per la nostra Patria: fa che fiorisca la giustizia e la concordia, e per l'onestà dei cittadini e la saggezza dei governanti si attui un vero progresso nella pace. Per Cristo nostro Signore.

Per le autorità civili

Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono le speranze degli uomini e i diritti di ogni popolo; assisti con la tua sapienza coloro che ci governano, perché, con il tuo aiuto, promuovano su tutta la terra una pace duratura, il progresso sociale e la libertà religiosa. Per Cristo nostro Signore.

Per le organizzazioni internazionali

O Dio, nostro Padre, che hai creato l'universo e lo guidi con la tua provvidenza, guarda con bontà i rappresentanti delle nazioni, riuniti in assemblea; ispira loro propositi di saggezza, perché in accordo con la tua volontà operino scelte giuste per il bene comune e per la pace. Per Cristo nostro Signore.

Per il Presidente della Repubblica

O Dio, nostro Padre, a cui deve ispirarsi il servizio dell'autorità, concedi al Presidente della Repubblica prosperità e salute, perché nel compimento del suo mandato ricerchi costantemente ciò che ti è gradito, e promuova la libertà e la pace del suo popolo. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera a Cristo Re


"Sì, Signore, tu sei il mio re.
Sei l'unico di cui mi posso fidare completamente.
Tu, mio Gesù e mio re,
mi guidi nel cammino di ogni giorno
e sono certo che seguendo i tuoi passi
non potrà accadermi nulla di male.
Tu, mio re, sei forte,
perché porti in te la forza straordinaria dello Spirito Santo:
nessuna cattiveria potrà mai vincerti,
persino la morte si arrende di fronte a te.
Tu sei pieno di sapienza:
mi insegni come vivere secondo il cuore del Padre,
mi parli attraverso la Scrittura Sacra
e mi sveli il progetto di amore che tu sogni per tutta l'umanità.
Tu, o mio re, hai dato la vita sulla croce per amore di tutti noi:
per questo, più che per ogni altro motivo,
tu sei il Signore del mio cuore e della mia vita.
Tu sei re, Maestro Gesù.
L'unico al mondo a potersi chiamare così, nella piena verità.
Tu, Signore Dio, sei il mio re:
mio, perché ti voglio bene
e perché so di essere amato da te, infinitamente."

 

Preghiera di San Francesco di Assisi


Tu sei santo, Signore Iddio unico, che fai cose stupende
Tu sei forte
Tu sei grande
Tu sei altissimo
Tu sei Re onnipotente
Tu sei il Padre Santo, Re del cielo e della terra
Tu sei trino ed uno, Signore Iddio degli dei
Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene
Signore Iddio vivo e vero
Tu sei amore, carità
Tu sei sapienza
Tu sei umiltà
Tu sei pazienza
Tu sei bellezza
Tu sei sicurezza
Tu sei pace
Tu sei gaudio e letizia
Tu sei la nostra speranza
Tu sei giustizia
Tu sei temperanza
Tu sei tutta la nostra ricchezza
Tu sei bellezza
Tu sei mitezza,
Tu sei il protettore
Tu sei custode e il difensore nostro
Tu sei fortezza,
Tu sei rifugio
Tu sei la nostra speranza
Tu sei la nostra fede
Tu se la nostra carità
Tu sei tutta la nostra dolcezza
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile
Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

Novena alla Medaglia Miracolosa

Da oggi inizia la novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa. Essa va ripetuta nove giorni consecutivi. 

O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, che, mossa a pietà dalle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta parte prendi alle nostre pene e quanto di adoperi per stornare da noi i castighi di Dio e impetrarci le sue grazie, muoviti a pietà della presente nostra necessità; consola la nostra afflizione e concedici la grazia che ti domandiamo. Salve Regina

O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te!

O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, che, quale rimedio a tanti mali spirituali che ci affliggono, ci hai portato la tua Medaglia, affinché fosse difesa delle anime, medicina dei corpi e conforto di tutti i miseri, ecco che noi la stringiamo riconoscenti sul nostro cuore e ti domandiamo per essa di esaudire la nostra preghiera. Salve Regina

O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te!

O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, tu hai promesso che grandi sarebbero state le grazie per i devoti della tua Medaglia che ti avessero invocata con la giaculatoria da te insegnata; ebbene, o Madre, ecco che noi, pieni di fiducia nella tua parola, ricorriamo a te e ti domandiamo, per la tua Immacolata Concezione, la grazia di cui abbiamo bisogno. Salve Regina

O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te!

Preghiera in difesa di Asia Bibi

Signore, tu sei buono e misericordioso e ami tutti i tuoi figli. Ti preghiamo affinché tu possa proteggere la vita terrena di Asia Bibi che sta pagando solo per aver posto la giusta domanda. Ella ha avuto il coraggio di testimoniare Cristo fino all'estremo, non avendo paura delle possibili punizioni e ritorsioni che avrebbe subito. Per questo ti chiediamo umilmente di aiutarla, di confortarla e di ammorbidire i cuori dei suoi aguzzini poiché essi non sanno cosa fanno e non sanno che tu ci chiami alla misericordia e non al giudizio.

Nel nome del Tuo Unico Figlio Gesù Cristo ti chiediamo di proteggere non solo Asia, ma tutti coloro che sono perseguitati a causa della loro fede in Te e nel Tuo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo. Fà, o Padre, che i nostri fratelli orientali sentano il tuo sostegno e il nostro sostegno corale affinché attingano linfa nuova dal Tuo Spirito e dal nostro cuore unico e indivisibile. La Tua benedizione li accompagni sempre e scenda su ognuno di loro. Ti rendiamo grazie e speriamo in Te!

 

A causa del Nome di Gesù

Concludiamo questa Domenica liturgica, attraverso la lettura di una bellissima meditazione, seguita da un altrettanto bellissima contemplazione ad opera del Monastero Janua Coeli (che dimostra come le monache come i monaci siano davvero esempi di fede):

Apri il vangelo e in quelle pagine pianta le tue tende. Fa' che queste parole entrino nelle tue parole, che quei pensieri entrino nei tuoi pensieri, che quei fatti entrino nei tuoi fatti... In questa logica nessuna distruzione ti tocca, perché sentirai così importanti i capelli che porti in testa da non poter più mormorare di Dio perché ti sembra indifferente alle tragedie dell'uomo. Quando impari ad ascoltare la Vita, questa ti rivela i suoi segreti. E scopri allora che se perseveri nell'umile donarti potrai costruire il futuro del mondo. Questo è il tempio che non sarà mai distrutto, il tempio della presenza reale di Gesù attraverso la tua vita quotidiana. Niente di te va perduto, mai, a patto che sia gettato nel fuoco ardente dell'Amore divino. Dio è qui, e vive con te ciò che vivi tu. Ma i tuoi occhi sono incapaci di vederlo perché te lo aspetti "trionfante". Gesù ci avverte: Badate di non lasciarvi ingannare... La libertà porta inesorabilmente alla distruzione di se stessi quando la si vive come un "fare ciò che voglio". È la verità che rende liberi, quella verità che scaturisce dal desiderio di costruire ciò che non crolla più. Lasciamo che si infrangano i castelli di sabbia dei nostri capricci e sulle rive dell'oceano sconfinato dell'umanità di Cristo ci piacerà essere un granello di sabbia che ha bisogno degli altri granelli per fare spiaggia alle onde e ai passi degli assetati di Infinito. Ripensa alle tue cose di sempre e prova a scrutarle come possibilità di vita piena spostando il centro di interesse: perditi nel dono di te stesso, accetta la sfida del sentirti svuotato di ciò che finora ti ha riempito finché distrutte le idee su Dio non incontrerai davvero il Dio vivente, unica fonte a cui attingere vita per te e per gli altri.

CONTEMPLAZIONE 

Gesù, io mi terrorizzo quando mi guardo intorno. Non posso fare a meno di spaventarmi di fronte a ciò che avviene nel mondo. Notizie, volti, immagini, tragedie, crudeltà, disgrazie … mi travolgono. Potessi chiudere la porta a tutto questo, almeno qualche attimo del giorno! E invece sembra non ne possa fare a meno quasi mi sento vuoto se non sono informato di tutto. Beata solitudine che mi fa sentire il cuore degli uomini invece che le loro cose, beata sofferenza che mi fa vivere con te, per te, in te al punto da essere presenza di grazia per il mondo alle radici dell'essere. Aiutami a spegnere i rumori e ad attingere acqua viva dal pozzo della tua Parola, l'acqua della vita che non resta mai uccisa perché vive in eterno, la stessa vita che scorre nella mia e in quella di ogni uomo. 


Preghiera per la Chiesa

Oggi abbiamo parlato dell'importanza della Chiesa grazie alla giornata particolare dedicata alla Dedicazione della Chiesa di San Giovanni in Laterano. Ecco allora una preghiera di Giovanni Paolo II, molto bella, a favore della Chiesa e soprattutto della vocazione:

O Gesù, Buon Pastore, accogli la nostra lode e il nostro umile ringraziamento per tutte le vocazioni che, mediante il tuo Spirito, elargisci continuamente alla tua Chiesa. Assisti i vescovi, i presbiteri, i missionari e tutte le persone consacrate: fa' che diano esempio di vita veramente evangelica. Rendi forti e perseveranti nel loro proposito coloro che si preparano al sacro ministero e alla vita consacrata. Moltiplica gli operai del Vangelo per annunziare il tuo nome a tutte le genti. Custodisci tutti i giovani delle nostre famiglie e delle nostre comunità: concedi loro prontezza e generosità nel seguirti. Rivolgi anche oggi il tuo sguardo su di loro e chiamali. 

Concedi a tutti i chiamati la forza di abbandonare tutto per scegliere solo Te che sei l'amore. Perdona le incorrispondenze e le infedeltà di coloro che hai scelto. Ascolta, o Cristo, le nostre invocazioni per intercessione di Maria Santissima, Madre tua e Regina degli Apostoli. Lei, che, avendo creduto e risposto generosamente, è stata la causa della nostra gioia, accompagni con la sua presenza e il suo esempio coloro che chiami al servizio totale del tuo regno. Amen! 

La Religione delle Cose...

 Dal Diario di Bordo di Michele, grazie alla segnalazione della nostra carissima amica Patrizia, a cui auguriamo ogni bene:


Dio non ci ha Promesso le Cose ma Se Stesso come Dono. Lui in Noi…  
Ecco la Realtà di Vita che Possiamo Conoscere Vivere e Testimoniare.

Sin dall'Inizio il Peccato è stato scegliere di Avere e non l'Essere in Dio.
Così è nata la Falsa Religione delle Cose, del Pregare per Avere.
Dio da sempre ha Deciso e Predisposto che Noi Potessimo
Ricevere Lui e in Lui quello che Possiamo Essere.

Quanti Idoli che nello scorrere dei secoli
hanno sostituito Dio nel nostro Misero Cuore
Noi capaci di seguire il dio disposto a darci più e meglio
di seguire il potente di turno per avere di più e per avere il meglio.

Persino Dio è stato ed è da Noi usato a partire da quel che Vogliamo.
Contenti quando Dio ci dona la Grazia che Noi abbiamo chiesto,
ma anche delusi quando Dio non si piega alle nostre esigenze.
Pagano è Colui che vive con Dio un rapporto sulle cose.

Dio Infatti ha fatto di Se Stesso il Dono Eccelso per Tutti
ci ha Dato il Suo Essere Amore e con questa Dignità
Tutto quel che ne Consegue Noi Suoi Eredi
Tutto di Lui in Noi l'Essere Suoi in Lui.

E' Sapiente Colui che Comprende che Accogliere l'Essere di Dio in Noi,
Significa poter Avere anche Tutti i Suoi Averi e quel che in Lui è Possibile.

Preghiera di San Pio da Pietrelcina

Oggi abbiamo visto cose straordinarie compiute da Padre Pio durante la sua vita. Ecco perchè abbiamo pensato di ricordarlo, ancora una volta, attraverso la preghiera da lui pronunciata: una preghiera bellissima di affidamento al Signore. Nel leggerla e meditarla, ricordiamoci di lui e ricordiamoci anche il suo pensiero fisso e cioè che la preghiera è la chiave che apre il cuore di Dio!


Noi ci affidiamo a te.

Non abbandonarci alla tristezza
perché tu, Signore,
sei con noi sempre.
Tu non ci lascerai un istante.
Se non avessi steso la mano,
quante volte la nostra fede
avrebbe vacillato!
Tu, Signore, sei sempre intento
ad accogliere le nostre confidenze.
Aiutaci a non abbatterci
nelle sofferenze fisiche e morali.
Non permettere di affliggerci
fino a perdere la pace interiore.
Fa’ che camminiamo con buona fede,
senza inquietudini e sconforti.

Noi ci affidiamo a te:
prendici la mano e guidaci
pur per incogniti sentieri.
Insegnaci ad affrontare
la prova a mente serena,
per amore tuo che la permetti.
Donaci di acquistare tesori
per la santa eternità.
 

De Profundis (Salmo 129)

In onore di questa giornata per la commemorazione dei defunti, meditiamo il De Profundis, un salmo adatto per pregare i cari defunti:

Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.

L’anima mia spera nel Signore.

Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella sua parola.

L’anima mia spera nel Signore.

L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia, e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

L’anima mia spera nel Signore.

Sezione dedicata alla nostra amica Patrizia:

Il Dolore solo se è accettato e offerto diviene gioia, altrimenti può diventare disperazione. Il maligno tenta sempre di farci imboccare questa strada, che porta alla distruzione di sè e degli altri.
La domanda, il grido ci salva, perchè, come un bambino quando invoca la mamma è aiutato da lei, a maggior ragione o tanto più la nostra Mamma Celeste viene in nostro soccorso, portandoci lo Spirito Consolatore che ci fa ritornare la speranza.

Questo dolore non è capito dagli uomini, difficilmente ci possono aiutare, di solito LO aumentano!

Solo TU Signore ci comprendi totalmente, perchè siamo opera Tua. Fa' o Signore che possiamo amare anche chi non comprendiamo o non ci comprende, grazie. (Patrizia)

Gesù Cristo

Gesù Cristo
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Riflettiamo

Impariamo a soffermarci sulle parole e meditiamone il loro significato

L'importanza della preghiera

Chi prega, certamente si salva; chi non prega certamente si danna. Tutti i beati, eccettuati i bambini, si sono salvati col pregare. Tutti i dannati si sono perduti per non pregare; se pregavano non si sarebbero perduti. E questa è, e sarà la loro maggiore disperazione nell’inferno, l’aversi potuto salvare con tanta facilità, quant’era il domandare a Dio le di lui grazie, ed ora non essere i miseri più a tempo di domandarle

(Sant'Alfonso Maria De' Liguori)

Accrescere la cultura

«Io voglio vivere per Gesù e per la Chiesa. La scienza che serve a farmi vivere sempre più per il Signore e per la Chiesa è la cultura della mia vita e tutta la mia vita di cultura». Ogni giorno, ogni ora, ogni istante io sento il bisogno di accrescere le mie conoscenze. E la Chiesa è una fonte inesauribile di vita e di cultura per me!».

(San Pio da Pietrelcina)

Il dono della Sapienza

Nella Sapienza c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, senz’affanni. 
Onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi. 
È un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s’infiltra. 
È un riflesso della Luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà.

Le preghiere dei Santi:

Le preghiere dei Santi:
Noi ci affidiamo a te. Non abbandonarci alla tristezza perché tu, Signore, sei con noi sempre. Tu non ci lascerai un istante. Se non avessi steso la mano, quante volte la nostra fede avrebbe vacillato! Tu, Signore, sei sempre intento ad accogliere le nostre confidenze. Aiutaci a non abbatterci nelle sofferenze fisiche e morali. Non permettere di affliggerci fino a perdere la pace interiore. Fa’ che camminiamo con buona fede, senza inquietudini e sconforti. Noi ci affidiamo a te: prendici la mano e guidaci pur per incogniti sentieri. Insegnaci ad affrontare la prova a mente serena, per amore tuo che la permetti. Donaci di acquistare tesori per la santa eternità. (San Pio da Pietrelcina)

Dio, nostro Padre, tu hai tanto amato gli uomini da mandare a noi il tuo unico Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, per salvarci e ricondurci a te. Ti preghiamo, Padre buono, dona la tua benedizione anche a noi, ai nostri genitori, alle nostre famiglie e ai nostri amici. Apri il nostro cuore, affinché sappiamo ricevere Gesù nella gioia, fare sempre ciò che egli ci chiede e vederlo in tutti quelli che hanno bisogno del nostro amore. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, tuo amato Figlio, che viene per dare al mondo la pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.(Venerabile Giovanni Paolo II)

Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, ti rendiamo grazie per il fatto stesso che tu esisti, ed anche perché con un gesto della tua volontà, per l'unico tuo Figlio e nello Spirito Santo, hai creato tutte le cose visibili ed invisibili e noi, fatti a tua immagine e somiglianza, avevi destinato a vivere felici in un paradiso dal quale unicamente per colpa nostra siano stati allontanati. (San Francesco di Assisi)

Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te. (Sant'Agostino))

“O Dio di grande Misericordia, bontà infinita, ecco che oggi tutta l’umanità grida dall’abisso della sua miseria alla Tua Misericordia, alla Tua compassione, o Dio, e grida con la voce potente della propria miseria. O Dio benigno, non respingere la preghiera degli esuli di questa terra. O Signore, bontà inconcepibile, che conosci perfettamente la nostra miseria e sai che non siamo in grado di innalzarci fino a Te con le nostre forze, Ti supplichiamo, previenici con la Tua grazia e moltiplica incessantemente su di noi la Tua Misericordia, in modo che possiamo adempiere fedelmente la Tua santa volontà durante tutta la vita e nell’ora della morte. L’onnipotenza della Tua Misericordia ci difenda dagli assalti dei nemici della nostra salvezza, in modo che possiamo attendere con fiducia, come figli Tuoi, la Tua ultima venuta...” (Santa Faustina Kowalska))

Affinché coloro che mi guardano non vedano la mia persona, ma Te in me. Rimani con me. Così risplenderò del Tuo splendore e potrò essere luce per gli altri. La mia luce verrà da Te solo, Gesù, non sarà mio nemmeno un piccolo raggio. Sei Tu che illuminerai gli altri attraverso di me. Ispirami la lode che Ti è più gradita, illuminando gli altri attorno a me. Che io Ti annunci non con le parole ma con l'esempio, con la testimonianza dei miei atti, con lo scatto visibile dell'amore che il mio cuore riceve da Te. Amen. (Madre Teresa di Calcutta))

Signore Gesù, tu hai dato la vita per me: io voglio donare la mia a te. Signore Gesù, tu hai detto: «Amore più grande non c'è che dare la vita per gli amici». Il mio supremo amore sei tu. È sera. Il giorno ormai declina. Resta con me Signore. Voglio seguirti portando la mia croce. Signore, vieni in mio aiuto e guidami nel cammino. La tua voce, Signore, ha un'eco profonda nel mio cuore. Gesù, mio Signore e mio Dio, voglio diventare in tutto simile a te, voglio soffrire e morire con te, per raggiungere con te la gioia della risurrezione. Tu, quel gran Dio che l'universo adora, vivi in me giorno e notte. E sempre la tua voce mi implora e mi ripete: «Ho sete, ho sete di amore»! Anch'io voglio ripetere la tua divina preghiera: ho sete d'amore. Io ho sete d'amore! Sazia la mia speranza, accresci in me, o Signore, il tuo ardore divino. Ho sete d'amore! Quale sofferenza, mio Dio, e come grande! Come vorrei volare da te! Il tuo amore, o Gesù, è il mio solo martirio; perché più brucia d'amore, più desidera amarti l'anima mia. Gesù, fa' che io muoia d'amore per te! (Santa Teresa di Gesù Bambino)