Oggi desideriamo proporre una raccolta di scritti di Sant'Antonio Abate celebrato in questa giornata per trarre utili spunti di meditazione:
"Il dominio di sé, la mitezza, la castità, la solidità di carattere, la pazienza insieme alle altre virtù sono le armi date da Dio per resistere alle prove ed aiutarci nel combattimento spirituale. Addestrandoci in esse e mantenendoci pronti alla pugna, nessun contrasto, per quanto aspro, grave, devastatore e intollerabile ci apparirà invincibile. Chi non possiede saggezza, mai pensa che ogni vicissitudine è per condurci al bene; la prova manifesta le nostre virtù e ci rende degni di essere coronati da Dio".
Rifletti sulla vanità breve ed illusoria della giocondità dei ricchi, acquisterai la conoscenza di quanto è migliore la vita virtuosa, amata da Dio.
"Questa conoscenza ti permetterà di vedere uomini non interiormente liberi applauditi per l'eloquenza, l'erudizione e i beni posseduti, e non avrai più amarezza o rimpianto o risentimento per nulla.
Comprenderai che il pessimo male dell'anima sono i desideri insaziabili di ricchezze e piaceri, uniti all'ignoranza della verità".
"Chiunque si adopri a condurre una esistenza libera dal male e illuminata dall'amore di Dio, abbandoni ogni stima di se stesso ed ogni ricerca di gloria effimera, vigili a riformare le sue forze vitali interiori ed esteriori.
Una mente, fertile per l'amore di Dio e salda nella fede delle realtà invisibili, è guida e cammino verso Dio.
Chi non ha conoscenza sufficiente per separare il bene dal male, non può erigersi a giudice di ciò che è bene o male tra gli uomini. L'uomo che ha conoscenza sperimentale di Dio, è buono; quando uno non è buono vuol dire che non ha la pienezza della conoscenza e non è partecipe della conoscenza che viene da Dio. Conoscere Dio significa possedere la bontà essenziale".
"Non devono venire scoraggiati o spinti a disperare quelli che non hanno inclinazione al bene. Cerchino, invece, di raggiungere la vita pura e gradita a Dio, anche se appare inaccessibile e irraggiungibile. Pensino che devono vigilare su loro stessi nel modo migliore che possono. Anche se non raggiungeranno la pienezza della vita pura, vigilando attentamente su sé‚ stessi, o miglioreranno, o almeno non diverranno peggiori, e questo è un non piccolo bene per l'anima".
"L'anima che ha raggiunto l'integrità prima, per la sua sottile essenza, è resa santa e luminosa da Dio, così la mente pensa ciò che è giusto e partorisce buone intenzioni e azioni rette.
Ma quando è dissacrata dal peccato, Dio fugge da casa, o per meglio dire è l'anima che precipita lungi da Dio e i mali spiriti prendendo possesso del suo pensiero suggeriscono cose inverosimili: adulteri, delitti, rapine e simili terribili opere".
1 commenti:
sono parole attuali,pensare di fondare la vita su ricchezze o piaceri è una stoltezza , c'è da sottolineare che riguardo ai piaceri non esistono solo quelli materiali ma anche quelli dello spirito come successo , fama e lode degli uomini, gloria auto-stima, desiderio di grandezza...ecc. qui la cosa è più sottile perché oggi si parla ad esempio di una giusta autostima, di crescita nella conoscenza, di talenti ricevuti i quali devono essere messi a fruttificare....forse la chiave per discernere il bene dal male sta nella bontà nella pace interiore che ne deriva, come S Antonio stesso ci suggerisce dai suoi scritti.
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