Grazie per la sofferenza quieta, che permette di affidarsi, non di disperarsi.
Grazie per l'incomprensione degli uomini, che permette di pregare TE, non di compiacersi.
Grazie per il peccato, che permette l'umiltà, non la superbia.
Grazie per la tristezza, che permette la domanda, non l'autosufficienza.
Grazie per la domanda, che permette la risposta, non la disperazione.
Grazie per il dolore, che permette l'offerta, non la pretesa.
Grazie per la gioia che permette la vita, non la morte.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
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