Concludiamo questa Domenica liturgica, attraverso la lettura di una bellissima meditazione, seguita da un altrettanto bellissima contemplazione ad opera del Monastero Janua Coeli (che dimostra come le monache come i monaci siano davvero esempi di fede):
A causa del Nome di Gesù
Pubblicato da
Angel
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domenica 14 novembre 2010
Apri il vangelo e in quelle pagine pianta le tue tende. Fa' che queste parole entrino nelle tue parole, che quei pensieri entrino nei tuoi pensieri, che quei fatti entrino nei tuoi fatti... In questa logica nessuna distruzione ti tocca, perché sentirai così importanti i capelli che porti in testa da non poter più mormorare di Dio perché ti sembra indifferente alle tragedie dell'uomo. Quando impari ad ascoltare la Vita, questa ti rivela i suoi segreti. E scopri allora che se perseveri nell'umile donarti potrai costruire il futuro del mondo. Questo è il tempio che non sarà mai distrutto, il tempio della presenza reale di Gesù attraverso la tua vita quotidiana. Niente di te va perduto, mai, a patto che sia gettato nel fuoco ardente dell'Amore divino. Dio è qui, e vive con te ciò che vivi tu. Ma i tuoi occhi sono incapaci di vederlo perché te lo aspetti "trionfante". Gesù ci avverte: Badate di non lasciarvi ingannare... La libertà porta inesorabilmente alla distruzione di se stessi quando la si vive come un "fare ciò che voglio". È la verità che rende liberi, quella verità che scaturisce dal desiderio di costruire ciò che non crolla più. Lasciamo che si infrangano i castelli di sabbia dei nostri capricci e sulle rive dell'oceano sconfinato dell'umanità di Cristo ci piacerà essere un granello di sabbia che ha bisogno degli altri granelli per fare spiaggia alle onde e ai passi degli assetati di Infinito. Ripensa alle tue cose di sempre e prova a scrutarle come possibilità di vita piena spostando il centro di interesse: perditi nel dono di te stesso, accetta la sfida del sentirti svuotato di ciò che finora ti ha riempito finché distrutte le idee su Dio non incontrerai davvero il Dio vivente, unica fonte a cui attingere vita per te e per gli altri.
Gesù, io mi terrorizzo quando mi guardo intorno. Non posso fare a meno di spaventarmi di fronte a ciò che avviene nel mondo. Notizie, volti, immagini, tragedie, crudeltà, disgrazie … mi travolgono. Potessi chiudere la porta a tutto questo, almeno qualche attimo del giorno! E invece sembra non ne possa fare a meno quasi mi sento vuoto se non sono informato di tutto. Beata solitudine che mi fa sentire il cuore degli uomini invece che le loro cose, beata sofferenza che mi fa vivere con te, per te, in te al punto da essere presenza di grazia per il mondo alle radici dell'essere. Aiutami a spegnere i rumori e ad attingere acqua viva dal pozzo della tua Parola, l'acqua della vita che non resta mai uccisa perché vive in eterno, la stessa vita che scorre nella mia e in quella di ogni uomo.
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