Presenza che Crea…
Pubblicato da
Riscoprire la fede
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mercoledì 7 dicembre 2011
Questa sera riflettiamo con una bellissima meditazione segnalataci dalla nostra carissimi Patrizia, a cui è dedicata questa sezione meditativa ed a cui facciamo i nostri migliori auguri conditi da un forte abbraccio di speranza:
Presenza che Crea…
Vieni Signore Gesù, Donaci di Contemplare
nell’Attesa del Natale la Grazia che in Te
Rinnova e Compie la Creazione. Avvento di Grazia.
E’ questione di Esperienza! Lo si può dire un milione di volte!
Ma se la persona non fa esperienza della Presenza di Dio
Neanche Serve parlare di cosa sia in effetti il Natale.
Diviene Memoria e occasione per Essere Buoni.
Vivere il Natale nella Sua Esteriorità e nella Atmosfera magica
che il Tempo di Natale sa Riservarci è comunque un Valore,
ma non va nel profondo dell’Evento che Cambia la Vita
in quanto si Celebra Dio non il Perché Lui Viene!
Allora tiriamo una bella parentesi su tutto quanto stiamo Vivendo
e Celebriamo l’essere buoni per decisione Unanimemente Condivisa.
Tu dai a me e Io do a Te e Noi diamo a tutti promettiamo Amore e Pace
Armistizio di un Giorno speciale in cui far riposare Contese Liti e Rancori.
Altro è il Natale scarno dell’Indigente Povero di chi sa d’essere poca cosa
ma che vuole celebrare in quel giorno una Presenza che Vive e mai Muore.
Tutt’intorno niente è Illuminato, tutto è Freddo e Inospitale una Vita Vuota
eppure il Cuore si Prepara a Divenire Lampada di una Presenza che Illumina.
Forse non avrò molto da Dare a Chi nulla ha… Una Cosa Condividerò con Tutti,
l’Amore di una Presenza che Voglio e Accolgo perché in me Nasca e Resti
Prezioso e Perpetuo Dono che nessuno può strapparmi dal Cuore
e che darò Amando a Poveri e Ricchi, Umili e Presuntuosi.
Rinasci In me mio Dio perché io Rinasca In Te…
E’ sin troppo chiaro che l’Avvento, così vissuto, non è più la celebrazione della Bontà di Gesù Bambino che per forza è l’immagine della Bontà…. Perché se il Natale è far nascere quel Bambino nella mangiatoia del mio Cuore, allora occorre che io lo Voglia, che voglia la Sua Vita, che lo Desideri, che ne Capisca il Valore, che comprenda quello che sono e quello che posso divenire con Lui, disposto al cambiamento e alla rinuncia di quello che nella mia vita fa a pugni con quel Bambino… Perché a che vale che mi Addobbi nel giorno di Natale di una Santa Bontà se poi io quella Bontà la rinnego tutte le mattine in mille errori perpetrati volontariamente o subiti comunque con il nostro avvallo?
Quel Bambino stride, forse è meglio Babbo Natale, tanto sotto quella barba si possono mimetizzare i Volti di non vuol mettere a nudo un cuore totalmente povero di interesse altrui… Con Babbo Natale neanche posso compromettermi con una Liturgia che mi richiama alla Similitudine con il Bambino, mi basta preparare Doni che allarghino il sorriso di Tutti… Quanto è triste il Natale per certe anime! E’ solo l’occasione per manifestare platealmente la propria ipocrisia e incoerenza a certi Valori che per lo più si desiderano, ma che poi vengono relegati all’Infanzia, così da fare del Natale il luogo del Ricordo Lontano di quel che fu la Purezza dello Stupore Ingenuo di chi aspettava Gesù Bambino, che nascendo in una Grotta mi scaldava il Cuore e mi faceva ricco di tanti regali e tante attenzioni…
Quale Augurio possiamo davvero Donarci gli Uni gli Altri in questo Avvento che Oggi ha Inizio? Io chiedo a Dio di Convertirci Tutti all’Innocenza, non quale sede dell’Ingenuinità Umana, ma quale Luogo dei Valori Intramontabili, gli Unici che sono capaci di Iscrivere Pagine Indelebili nel nostro Cuore che neanche le intemperie più nere possono scolorire… Perché la Purezza del Cuore divenga la Condizione Vitale Necessaria per far Sopravvivere in nostro Essere Uomini e Donne Veri.
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