Carissimi fratelli e sorelle, c'è una frase di Gesù molto significativa riguardo all'esteriorità, in particolare nel Vangelo di Matteo si legge: <
Molti uomini e donne del nostro tempo si affannano per curare la loro estetica, ma dentro sono come morti, proprio come i sepolcri imbiancati di cui parla Gesù: All'esterno sono bianchi, puliti, ma dentro contengono cadaveri putrescenti. Questa è la triste realtà dei nostri tempi. L'essere umano non sa più che cos'è lo spirito, nemmeno crede che esso esiste. Chi crede di essere migliore degli altri perché può sfoggiare un abbigliamento costoso o semplicemente perché Dio gli ha donato un aspetto gradevole, pecca di presunzione e dentro il buio non gli permette di vedere la luce della verità. Un po’ tutti noi ad ogni modo rassomigliamo a sepolcri imbiancati. Dobbiamo veramente darci da fare. L'interiorità è migliore dell'esteriorità. Forse a qualcuno di voi queste parole potranno sembrare semplici e banali, ma provate un po' a riflettere sul senso di questa verità. Se una persona cura il suo aspetto e non riesce a fare a meno del lusso, messa accanto ad una persona meno fortunata ma che ha fede in Dio, sicuramente la prima persona apparirà sciocca e insipida paragonata alla seconda. E' importante rendersi conto di queste cose. Dobbiamo sforzarci di capirle, perché altrimenti vivremo sempre come forestieri dispersi in una foresta buia. Mi ha colpito nella giornata di ieri l'omelia di un sacerdote che ha commentato la prima lettura:
Giac 1,12-18
Dio non tenta nessuno.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata,
riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che
lo amano.
Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non
può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. Ciascuno
piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo
seducono; poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il
peccato, una volta commesso, produce la morte.
Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; ogni buon regalo e ogni dono
perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della
luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per
sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per
essere una primizia delle sue creature.
Parola di Dio
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Il sacerdote ha detto che il peccato fa perdere di vista i valori e non ci si rende più conto quando si sbaglia. Più si pecca e più si
continua a peccare. Ha fatto un esempio semplice: "Io rubo, continuo a rubare". Si possono fare anche tanti altri esempi: Io mento e continuo a mentire, io insulto e continuo a insultare, io mi masturbo e continuo a masturbarmi. Si arriva poi al punto di vedere il peccato come una cosa normale, quando invece si commette sempre del male quando si pecca. Si diventa come persone senza senno, capaci di continuare a fare del male. Così è anche per l'esteriorità. Una persona vanitosa non si rende conto del male che fa nel calpestare le persone umili, semplici. Diventa una cattiva abitudine a tal punto da non riconoscere più il bene dal male. Ma dove stiamo andando? Gesù ci mostra il modo per guadagnarci il paradiso: "Siate come bambini". I bambini non giudicano, non si esaltano, non condannano, non desiderano male, amano, sono umili e semplici. Ecco, noi dobbiamo essere come loro, puri come
infanti. In questa generazione c'è una cattiva mentalità: Chi arriva ad una certa età è adulto e deve essere duro e severo. No, non duri e severi dobbiamo essere, ma semplici, umili, dolci, gentili, generosi, proprio come i bambini. E allora carissimi voi tutti, impegniamoci a non essere come i sepolcri bianchi. Fare gli schizzinosi e gli altezzosi non è un comportamento da figli di Dio. Se vogliamo dunque essere figli di Dio, abbandoniamo gli usi e i costumi dell'uomo vecchio e comportiamoci da uomo nuovo, uomo del popolo di Dio, uomo nuovo che è primizia delle Sue creature.
Pace e bene a voi tutti.
Mikhael
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