(AnnaMaria Cenci)
Il cuore che sofferse nel Getsemani fa' ch'io veda Gesù, non il sudore di sangue, non lo spasimo del Volto,
Ma l'angoscia indicibile che al suolo Ti prostrava, mio DIO, fa' che io la senta, fa' che io la senta un attimo, GESU'.
Forse uno sguardo supplicante o DIO, Tu fortissimo avresti a me rivolto e T'avrei chiesto di versare il calice del Tuo dolore smisurato in me(!)
Ma Tu che tutto, tutto, mi hai donato avresti sol quel calice negato al mio piccolo cuore accanto a Te.
La terra è tutta intrisa di dolore e Tu supplichi ancora: eccomi a Te.
Se Tu soffri, con Te voglio soffrire voglio, Gesù, soffrire ancora per Te.
Poi Ti vedrò, nel Tuo splendore, vivo! T'invocherò, mi chiamerai per nome e fremeranno di letizia i cieli, poichè in eterno sarò tua, Gesù!
Patrizia
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