Le donne nelle prime Comunità cristiane (di Enza)
Pubblicato da
Angel
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domenica 9 maggio 2010
Gesù sin dall'inizio della sua missione accoglie e coinvolge le donne le quali mostrano verso di Lui una speciale sensibilità, tipica della donna. Le donne sono le uniche insieme all'apostolo amato "Giovanni" ad essere sotto la croce e non c'era solo Maria, Madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Magdala, ma molte donne che hanno servito Gesù ora lo piangevano da lontano perchè nessuno se non i propri cari poteva stare sotto la croce. Le donne dunque si mostrano più forti degli apostoli, perchè la forza necessaria per superare quei dolorosi momenti viene soltanto dall'amore, e una donna quando ama veramente, non ha paura di nulla. Alla resurrezione sono le donne che ricevono la visita dell'Angelo, sono loro che senza timore corrono ad annunciare agli apostoli che Gesù è risorto, è vivo. Gesù dà la prova che non discrimina le donne, anzi, a loro affida le verità divine al pari degli uomini. Infatti a compimento della profezia di Gioele: "Avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, su tutti effonderò il mio spirito; i vostri figli e figlie profeteranno" (At. 2,17) Profetizzare significa esprimere con le parole e la vita "Le grandi opere di Dio" Anche S. Paolo si rende conto del prezioso ministero che occupano le donne nell'evangelizzare. Egli non lesina apprezzamenti, ma attribuisce ad alcune donne i titoli di "Diacono" e di "Apostolo" Nella chiesa di Corinto ad esempio dice: ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, manca di riguardo al proprio capo, perchè è come se fosse rasata . Perciò una donna che non vuole coprirsi, si tagli anche i capelli. Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli, allora si copra. Paolo comunque non mette in questione la libertà di parola nella chiesa e neppure la presidenza femminile, solo un adeguato abbigliamento. (Qui non posso tacere, perchè troppo spesso si vedono donne che leggono la Parola di dio in abbigliamento non certo adeguato, ma buono solo per andare in spiaggia).nel testo dei Galati (3,26-28) considerato una sorta di Magna Charta della libertà cristiana, Paolo dice: Tutti i battezzati in Cristo sono figli di Dio mediante la fede in Gesù. Dunque non c'è battesimo di serie A per gli uomini e di serie B per le donne. Il fatto stesso che il rito dell'iniziazione cristiana sia il battesimo e non la circoncisione, è una novità rilevante per le donne. C'è una preghiera che i giudei recitavano ogni giorno o forse ancora recitano, questo non lo so ed è questa: Benedetto sei tu Signore nostro Dio Re dell'universo perchè non mi hai fatto pagano, non mi hai fatto donna e non mi hai fatto schiavo. Paolo da buon Fariseo avrà pregato così, ma l'incontro con Cristo fa cadere la tirannia dell'orgoglio dal suo cuore. Paolo chiede alle oranti e profetesse di Corinto, non un segno di dipendenza ma piuttosto un segno di autorità.
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