Dopo l'Esaltazione della Santa Croce, oggi la Chiesa Cattolica si volge alla Vergine Maria, Madonna Addolorata. Meditiamo i dolori di Maria e preghiamo attraverso le parole di San Bonaventura:
O Vergine addolorata, quale lingua può dire e quale intelletto giunge a comprendere l'immensità del tuo dolore?
Tu presente e partecipante alla passione del tuo Gesù, vedesti con i tuoi occhi quella carne benedetta e santissima, che tu verginalmente concepisti, che teneramente allattasti, che tanto dolcemente reclinasti nel tuo grembo e baciasti con amore, la vedesti, divelta dai colpi della flagellazione, perforata dalle punte delle spine, percossa con la canna, presa a schiaffi e a pugni.
La vedesti trapassata da chiodi, confitta sulla croce e quindi pendente sempre più dilaniata. La vedesti esposta ad ogni beffa e, infine, abbeverata di fiele e aceto.
E vedesti anche l'anima del tuo Gesù! Con gli occhi della mente tu vedesti quella anima divinissima ricolma del fiele di ogni amarezza, ora scossa da spirituali fremiti, ora afflitta dallo spavento, ora agonizzante, ora conturbata, ora mestissima per la tristezza, in parte il senso vivissimo della sofferenza corporea, in parte per lo zelo fervente di riparare l'onore diviso leso dal peccato, in parte per la compassione verso di te, Madre dolcissima.
Guardando pietosamente a te, che stavi presso la croce, egli ti rivolse il dolce commiato: «Donna, ecco tuo figlio».
E così consolava l'anima tua angustiata, conoscendo che tu eri trafitta dalla spada della compassione, più fortemente che se fossi stata ferita nel tuo proprio corpo.
O Maria, madre misericordiosissima, volgi lo sguardo alla veste sacratissima del tuo diletto Figlio, intessuta con arte dallo Spirito Santo nelle tue sacratissime membra, e implora per noi che ricorriamo a te il perdono, affinché siamo trovati degni di sfuggire l'eterna condanna.
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