Concludiamo la giornata liturgica attraverso l'ormai consueto appuntamento di meditazione con le riflessioni di noti sacerdoti e movimenti religiosi. Oggi riflettiamo attraverso le parole di don Roberto Seregni:
E' da qualche anno che intitolo la prima meditazione di gennaio "Ripartire da Dio". Questa ripetizione esprime il desiderio e la speranza che la ripartenza del 2011 sia segnata da una nuova ed effervescente esperienza di Dio .
Incontri, scelte, avvenimenti, nuovi slanci o sedimentate immobilità, hanno segnato l'anno che si è appena concluso. La Parola ci ha accompagnato, guidato, rialzato e sostenuto. Lo Spirito di Dio ha lavorato in incognito nella nostra vita, donandoci ciò di cui - magari a nostra insaputa - avevamo bisogno.
Per molti di noi questo 2010 ha segnato scelte importanti.
Ripenso agli amici che hanno celebrato il sacramento del matrimonio, ai confratelli che hanno ricevuto il dono del diaconato o del presbiterato, agli amici che hanno iniziato un nuovo cammino affidandosi nella mani di Dio.
Ripenso a chi inizierà questo nuovo anno segnato dal tragico evento della morte, della separazione, del divorzio, della perdita del lavoro o dell'allontanamento dal ministero.
E' in questa storia, la nostra, complicata e luminosa, faticosa e feconda, che prende carne il Verbo di Dio (v.14). E' dentro le nostre ferite, le nostre piccolezze quotidiane, le nostre solitudini che prende carne l'eternità di Dio. E' dentro le nostre gioie, le conversioni quotidiane, i passi importanti della nostra vita che il Verbo di Dio pianta la sua tenda.
Mi piace pensare che la storia sia un'astuzia di Dio, che il tempo che Lui ci dona sia un suo stratagemma per permettere che il suo amore si dilati, ci raggiunga, ci invada. Non siamo soli, non siamo buttati nel caos del nulla. La nostra storia ha un progetto, una traiettoria, un sogno.
Ripartiamo da qui, ripartiamo da Dio, dalla certezza che il tempo che Lui ci dona è inzuppato della Sua presenza.
E' la nostra quotidianità il luogo in cui possiamo fare esperienza di Dio.
In quei compiti da correggere, in quei pazienti da ascoltare, in quelle faccende da sbrigare, in quel progetto da verificare, in quegli esami da preparare, puoi fare esperienza di Lui. Attenzione: non "nonostante tutto questo", ma proprio "in tutto questo" puoi godere la sua presenza.
Coraggio, cari amici! Ripartiamo da Dio, dalla Sua Parola, da un tempo di preghiera più costante e maturo. Impariamo a darci ordine, a volerci un po' più bene, a fare gerarchie evangeliche di vita, a progettare la nostra storia mettendoci come fogli bianchi davanti all'estro imprevedibile di Dio.
Raccogliamo tutti i desideri e le paure che ci riempiono il cuore, lasciamoli nelle Sue mani. Non c'è posto più sicuro. Garantito.
don Roberto
robertoseregni@libero.it
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