Questa sera, grazie alla nostra cara Enza, riflettiamo su noi stessi e lo facciamo attraverso un pensiero ed un aneddoto che ci portano a riflettere molto su ciò che conta e su ciò che noi possiamo fare per la Chiesa:
Le sei parole più importanti:
“Riconosco di aver commesso un errore”
Le cinque parole più importanti: "Hai fatto un buon lavoro".
Le quattro parole più importanti: "Che cosa ne pensi?"
Le tre parole più importanti: "Se tu potessi".
Le due parole più importanti: "Grazie tante".
La parola più importante: "Noi".
La parola meno importante: "Io"
Aiutaci, Signore, a benedire: Il lavoro dei nostri fratelli....
La fatica di chi ha responsabilità.....
La gioia di chi è nella serenità....
***
La Morte della Parrocchia
Sui muri e sul giornale della città comparve uno strano annuncio funebre: "Con profondo dolore annunciamo la morte della parrocchia di Santa Eufrosia. I funerali avranno luogo domenica alle ore 11". La domenica la chiesa era affollatissima. Davanti all'altare c'era una bara di legno scuro. Il parroco pronunciò un semplice discorso: "Siamo tutti qui a salutare il morto. Non credo che la nostra parrocchia possa rianimarsi e risorgere, ma vorrei che passaste tutti qui, davanti alla bara, a dare un'ultima occhiata alla defunta. dopo chi vorrà, potrà rientrare dal portone per la messa".
Il parroco aprì la cassa. Tutti si chiedevano: "Chi ci sarà mai dentro? Chi è veramente morto?" E cominciarono a sfilare lentamente. Ognuno si affacciava alla bara e guardava dentro, poi usciva dalla chiesa, silenzioso un po' confuso. Perché tutti, guardando dentro la bara, vedevano, in uno specchio appoggiato sul fondo della cassa, il proprio volto.
"Signore, quando ci lamentiamo della nostra Chiesa, aiutaci a capire che il volto della Chiesa ha il nostro volto.
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