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nella vigna ...

Camminando con San Giuseppe - La Santa Famiglia fugge in Egitto

Continua la riflessione di Enza su San Giuseppe, padre putativo di Gesù:  

CAMMINANDO CON S. GIUSEPPE
5a PARTE

LA SANTA FAMIGLIA FUGGE IN EGITTO

Dopo la partenza dei sapienti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse:
«Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.

Giuseppe era unito nell’esistenza a Gesù e sua Madre, perciò intuisce ciò che lo aspetta: difficoltà, stenti, rifiuti ed incomprensioni saranno i suoi “compagni di viaggio”. Se leggiamo anche le altre riflessioni vediamo: il disagio della grotta, la profezia di Simeone nel tempio e ora la persecuzione di Erode che uccide massacrando i bambini innocenti, così che Giuseppe è costretto a fuggire in Egitto. Allora possiamo notare che la Santa famiglia sperimenta l’ingiustizia che regna tra gli uomini, ma Giuseppe senza lamentarsi accoglie continuamente le richieste di Dio, dice continuamente “Si”.
Se seguiamo la via che Giuseppe ci ha preparato con la sua obbedienza, sapremo affrontare: contrarietà e sofferenze a causa degli altri; quando tocchiamo con mano che la nostra società si regge sull’egoismo e arrivismo, sullo sfruttamento e sopraffazione.
San Giuseppe risponde sempre con il bene, ma soprattutto crede molto nella giustizia di Dio; sopporta senza disperarsi e paga di persona per un mondo migliore. Lui sa cosa significano violenza e persecuzione, ne ha la certezza quando l’Angelo gli dice: “Alzati, prendi il bambino e sua Madre e fuggi in Egitto, perché Erode sta cercando il Bambino per ucciderlo”. L’Angelo lo avverte  che sarà lui ad avvisarlo quando tornare, e la stessa notte Giuseppe fa i bagagli e con il mulo porta la sua amata famiglia in Egitto.
Minacciato, emigrato, esiliato, rifugiato fugge dagli uomini e accetta la prova perché ha fede grande in Dio.
Lui che è innocente, scampa alla strage ordinata da chi sta al potere, per conservare il proprio posto a costo di sangue innocente. Giuseppe condivide il dolore di chi soffre per le ingiustizie vivendole di prima persona sulla propria pelle. Lui rivive le esperienze dei Padri , asserviti in Egitto e poi nel deserto.
Posso a questo punto immaginare il suo desiderio di ritorno in Patria, e pensando alle sofferenze provate da questa nostra Santa Famiglia, non posso non pensare a tutti gli immigrati che stanno fuggendo da persecuzioni e tirannie. La storia continua, proprio perché l’uomo di oggi, come ha fatto Erode, si rifiuta di conoscere Gesù, perché nella conoscenza di Gesù l’uomo non può più ambire al potere solo per dare a se stesso onore e gloria, ma per portare una nazione a vivere nella libertà di leggi fatte a misura d’uomo, per tutti gli uomini, perché davanti a Dio non esiste colore della pelle e neppure nazionalità, avendoci donato la terra per poter vivere tutti come fratelli.
Possiamo inoltre pensare alle guerre e al terrorismo, agli squilibri sociali del nord e sud del mondo, alla giustizia manipolata e all’oppressione dei potenti. Questi sono i moderni “Erode”.
Una cosa altrettanto grave è la diffusa scristianizzazione, la diffusa indifferenza verso la fede e molto spesso, anzi troppo spesso, l’aperta opposizione ai valori del Vangelo; tutto ciò non fa ben sperare.
Io vedo in tutto ciò una mano occulta che vuole estromettere Cristo e la sua Chiesa dalla società odierna.
Così anche noi come Giuseppe, ci troviamo davanti alla via dell’esilio e del deserto e abbiamo il compito di difendere Gesù da chi vuol “farlo fuori”, offrendo con molto coraggio la nostra testimonianza di fede.
Ringrazio perciò Dio, che tramite la Vigna, posso parlare di Gesù senza essere maltrattata e violentata con offese solo perché testimonio Gesù, la Chiesa e la bontà di Dio per noi.

PREGHIERA A S. GIUSEPPE
O San Giuseppe, che hai provato tanto dolore per l’ingiustizia degli uomini, l’amarezza della persecuzione e dell’esilio, che hai protetto Gesù con tanto amore, fa che non ci abbattiamo davanti ai torti e alle sofferenze che incontriamo, che sappiamo rispondere come te alle offese portando sempre il bene dove c’è il male. Donaci perciò di saper difendere Gesù nella nostra vita e testimoniare la nostra fede con coraggio e trasparenza.

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Sezione dedicata alla nostra amica Patrizia:

Il Dolore solo se è accettato e offerto diviene gioia, altrimenti può diventare disperazione. Il maligno tenta sempre di farci imboccare questa strada, che porta alla distruzione di sè e degli altri.
La domanda, il grido ci salva, perchè, come un bambino quando invoca la mamma è aiutato da lei, a maggior ragione o tanto più la nostra Mamma Celeste viene in nostro soccorso, portandoci lo Spirito Consolatore che ci fa ritornare la speranza.

Questo dolore non è capito dagli uomini, difficilmente ci possono aiutare, di solito LO aumentano!

Solo TU Signore ci comprendi totalmente, perchè siamo opera Tua. Fa' o Signore che possiamo amare anche chi non comprendiamo o non ci comprende, grazie. (Patrizia)

Gesù Cristo

Gesù Cristo
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Riflettiamo

Impariamo a soffermarci sulle parole e meditiamone il loro significato

L'importanza della preghiera

Chi prega, certamente si salva; chi non prega certamente si danna. Tutti i beati, eccettuati i bambini, si sono salvati col pregare. Tutti i dannati si sono perduti per non pregare; se pregavano non si sarebbero perduti. E questa è, e sarà la loro maggiore disperazione nell’inferno, l’aversi potuto salvare con tanta facilità, quant’era il domandare a Dio le di lui grazie, ed ora non essere i miseri più a tempo di domandarle

(Sant'Alfonso Maria De' Liguori)

Accrescere la cultura

«Io voglio vivere per Gesù e per la Chiesa. La scienza che serve a farmi vivere sempre più per il Signore e per la Chiesa è la cultura della mia vita e tutta la mia vita di cultura». Ogni giorno, ogni ora, ogni istante io sento il bisogno di accrescere le mie conoscenze. E la Chiesa è una fonte inesauribile di vita e di cultura per me!».

(San Pio da Pietrelcina)

Il dono della Sapienza

Nella Sapienza c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, senz’affanni. 
Onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi. 
È un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s’infiltra. 
È un riflesso della Luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà.

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Le preghiere dei Santi:

Le preghiere dei Santi:
Noi ci affidiamo a te. Non abbandonarci alla tristezza perché tu, Signore, sei con noi sempre. Tu non ci lascerai un istante. Se non avessi steso la mano, quante volte la nostra fede avrebbe vacillato! Tu, Signore, sei sempre intento ad accogliere le nostre confidenze. Aiutaci a non abbatterci nelle sofferenze fisiche e morali. Non permettere di affliggerci fino a perdere la pace interiore. Fa’ che camminiamo con buona fede, senza inquietudini e sconforti. Noi ci affidiamo a te: prendici la mano e guidaci pur per incogniti sentieri. Insegnaci ad affrontare la prova a mente serena, per amore tuo che la permetti. Donaci di acquistare tesori per la santa eternità. (San Pio da Pietrelcina)

Dio, nostro Padre, tu hai tanto amato gli uomini da mandare a noi il tuo unico Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, per salvarci e ricondurci a te. Ti preghiamo, Padre buono, dona la tua benedizione anche a noi, ai nostri genitori, alle nostre famiglie e ai nostri amici. Apri il nostro cuore, affinché sappiamo ricevere Gesù nella gioia, fare sempre ciò che egli ci chiede e vederlo in tutti quelli che hanno bisogno del nostro amore. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, tuo amato Figlio, che viene per dare al mondo la pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.(Venerabile Giovanni Paolo II)

Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, ti rendiamo grazie per il fatto stesso che tu esisti, ed anche perché con un gesto della tua volontà, per l'unico tuo Figlio e nello Spirito Santo, hai creato tutte le cose visibili ed invisibili e noi, fatti a tua immagine e somiglianza, avevi destinato a vivere felici in un paradiso dal quale unicamente per colpa nostra siano stati allontanati. (San Francesco di Assisi)

Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te. (Sant'Agostino))

“O Dio di grande Misericordia, bontà infinita, ecco che oggi tutta l’umanità grida dall’abisso della sua miseria alla Tua Misericordia, alla Tua compassione, o Dio, e grida con la voce potente della propria miseria. O Dio benigno, non respingere la preghiera degli esuli di questa terra. O Signore, bontà inconcepibile, che conosci perfettamente la nostra miseria e sai che non siamo in grado di innalzarci fino a Te con le nostre forze, Ti supplichiamo, previenici con la Tua grazia e moltiplica incessantemente su di noi la Tua Misericordia, in modo che possiamo adempiere fedelmente la Tua santa volontà durante tutta la vita e nell’ora della morte. L’onnipotenza della Tua Misericordia ci difenda dagli assalti dei nemici della nostra salvezza, in modo che possiamo attendere con fiducia, come figli Tuoi, la Tua ultima venuta...” (Santa Faustina Kowalska))

Affinché coloro che mi guardano non vedano la mia persona, ma Te in me. Rimani con me. Così risplenderò del Tuo splendore e potrò essere luce per gli altri. La mia luce verrà da Te solo, Gesù, non sarà mio nemmeno un piccolo raggio. Sei Tu che illuminerai gli altri attraverso di me. Ispirami la lode che Ti è più gradita, illuminando gli altri attorno a me. Che io Ti annunci non con le parole ma con l'esempio, con la testimonianza dei miei atti, con lo scatto visibile dell'amore che il mio cuore riceve da Te. Amen. (Madre Teresa di Calcutta))

Signore Gesù, tu hai dato la vita per me: io voglio donare la mia a te. Signore Gesù, tu hai detto: «Amore più grande non c'è che dare la vita per gli amici». Il mio supremo amore sei tu. È sera. Il giorno ormai declina. Resta con me Signore. Voglio seguirti portando la mia croce. Signore, vieni in mio aiuto e guidami nel cammino. La tua voce, Signore, ha un'eco profonda nel mio cuore. Gesù, mio Signore e mio Dio, voglio diventare in tutto simile a te, voglio soffrire e morire con te, per raggiungere con te la gioia della risurrezione. Tu, quel gran Dio che l'universo adora, vivi in me giorno e notte. E sempre la tua voce mi implora e mi ripete: «Ho sete, ho sete di amore»! Anch'io voglio ripetere la tua divina preghiera: ho sete d'amore. Io ho sete d'amore! Sazia la mia speranza, accresci in me, o Signore, il tuo ardore divino. Ho sete d'amore! Quale sofferenza, mio Dio, e come grande! Come vorrei volare da te! Il tuo amore, o Gesù, è il mio solo martirio; perché più brucia d'amore, più desidera amarti l'anima mia. Gesù, fa' che io muoia d'amore per te! (Santa Teresa di Gesù Bambino)