Riflettiamo Insieme

nella vigna ...

Camminando con San Giuseppe

 Eccezzionalmente presentiamo oggi un secondo post scritto interamente dalla nostra cara Enza:

PREMESSA
Mi impegno a scrivere periodicamente riflessioni sulla persona di S. Giuseppe meditando i vangeli, dall’Annunciazione alla morte del Santo. Questa idea di riflettere sulla persona di Giuseppe, mi è venuta dopo aver chiuso il canale YT. Le gravi aggressioni e i forti giudizi non aiutano nessuno, rendendo invece le persone di buona volontà alquanto confuse. Per i più fragili invece è alto il rischio dell’allontanamento alla vera fede, e non aiuta certamente ad avvicinarsi a chi crede di trovarla in questi Social Network. E’ per questo motivo che mi troverete a scrivere su questo sito con qualche riflessione. Ogni volta mediterò un passo del Vangelo, e cercherò di sviluppare il brano rendendolo vivo per i nostri tempi. Se il lettore vorrà aggiungere qualcosa alla riflessione, è invitato a scriverlo nei commenti

Buona lettura a tutti.

Enza  
CAMMINANDO CON SAN GIUSEPPE

Dal Vangelo secondo Matteo. (1, 18-21)

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo:
Sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
 Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
 Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse:
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

RIFLESSIONE SUL VANGELO:
Innanzitutto vediamo come, anche nel presente si compie ciò che era stato annunciato nel passato, e noi possiamo fare lo stesso cammino di fede. Come Giuseppe è stato aiutato da Gesù, anche noi chiedendo l’aiuto del Salvatore riusciremo ad essere genitori che porteranno alla santità i propri figli. Maria e Giuseppe sono due “poveri”, sono servi del Signore che hanno accettato attraverso la sofferenza e l’umiliazione di collaborare al progetto di Dio, all’opera redentiva di Gesù.
Ogni volta che Dio chiama alla vita dobbiamo con docilità dire “Si” anche a costo di sofferenze, perché è l’unico modo per vedere la grandezza e la bontà di Dio su di noi.

Quando il Vangelo ci narra del “nostro santo” è davvero poco, ma basta per farci capire quale grandezza d’uomo è stato, e che con altrettanta grandezza ha accolto la missione a Lui affidata.
Giuseppe è per noi quel servo fedele e prudente che Dio ha messo a capo della Santa Famiglia e dal quale dobbiamo prendere direzione ed esempio. Spesso l’uomo cerca nelle persone il modello da seguire. Oggi poi con i mass media che ci vogliono indirizzare in base alle mode e al pensare comune, non potremo mai vivere una famiglia santa, una famiglia che aiuta Dio nella redenzione. Infatti vediamo molte leggi che indirizzano la persona verso la morte illudendo l’essere umano che la mancanza di sofferenza aiuta a vivere meglio. Così aumentano gli aborti, i divorzi e le convivenze, le quali lasciano sempre una porta aperta alla libertà individuale; molti pensano pure che l’eutanasia sia la soluzione al problema “sofferenza”.
Allora vediamo come molte volte i modelli che la società reclamizza si rivelano inadeguati e contraffatti.
Identificandoci in Giuseppe noi sicuramente camminiamo sulla giusta via, la via di un grande santo. Pensandoci bene, e se vogliamo riflettere, la sua storia può diventare in qualche misura la nostra storia: i suoi sogni, sono anche i nostri sogni, la sua via, la nostra via. Giuseppe è “l’uomo giusto” per eccellenza, che fa tutto ciò che è bello, buono, vero e santo.
“Fame e sete di giustizia” per lui vuol dire desiderare ardentemente ciò che vuole Dio. E’ un vero amante del Signore e collabora ai suoi progetti, riconosciuto volta per volta nelle parole della Torah, nelle vicende quotidiane, nelle norme civili e pure nei sogni.
Noi cristiani riusciamo oggi a capire dalla Parola di Dio cosa Lui vuole da noi? Come primo passo siamo chiamati a camminare sulla via giusta riconoscendoci figli di Dio, molto amati dal Padre che è fedele alle sue promesse. Dobbiamo fare la Sua volontà, Lui che ci dona la vita come vocazione e ci chiede una risposta, proprio per realizzare quel “sogno” che Lui ha su di noi.
I nostri progetti dobbiamo viverli alla luce del Vangelo, di comprendere i segni dei tempi e i bisogni della gente, di andare pure controcorrente davanti all’andazzo e alle ingiustizie del mondo.
Nella vita di Giuseppe non mancano gli inciampi, anche lui ha vissuto forti dolori, ha avuto tanta  sofferenza davanti all’amarezza di un “enigma” insolubile e sconvolgente. Non poteva capire il progetto di Dio se non gli veniva rivelato dallo Spirito Santo. Per il momento decide quel che la sua bella coscienza e la legge mosaica gli suggerisce. Accetta con tutte le sue forze il volere di Dio e finalmente la luce divina rischiara la sua notte. Lascia i suoi piani per quelli del Padre celeste, e il dolore si tramuta in amore e l’ansia e l’incertezza in coraggio e fiducia.
Tutti noi abbiamo ostacoli che ci rendono il cammino difficile, quando ci attacchiamo ai nostri piani e brancoliamo nella notte, o non sappiamo dove andare e dubitiamo che sia giusta la via intrapresa. San Giuseppe ci aiuta ad affrontare ogni crisi e paura se lo imitiamo, se chiediamo a lui l’aiuto necessario perché ogni nostra azione sia gradita a Dio. Viviamo su questa terra perché un giorno possiamo conoscere Dio: questo è un dono grande, ma vivremo con Lui solo facendo il Suo volere.

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Sezione dedicata alla nostra amica Patrizia:

Il Dolore solo se è accettato e offerto diviene gioia, altrimenti può diventare disperazione. Il maligno tenta sempre di farci imboccare questa strada, che porta alla distruzione di sè e degli altri.
La domanda, il grido ci salva, perchè, come un bambino quando invoca la mamma è aiutato da lei, a maggior ragione o tanto più la nostra Mamma Celeste viene in nostro soccorso, portandoci lo Spirito Consolatore che ci fa ritornare la speranza.

Questo dolore non è capito dagli uomini, difficilmente ci possono aiutare, di solito LO aumentano!

Solo TU Signore ci comprendi totalmente, perchè siamo opera Tua. Fa' o Signore che possiamo amare anche chi non comprendiamo o non ci comprende, grazie. (Patrizia)

Gesù Cristo

Gesù Cristo
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Riflettiamo

Impariamo a soffermarci sulle parole e meditiamone il loro significato

L'importanza della preghiera

Chi prega, certamente si salva; chi non prega certamente si danna. Tutti i beati, eccettuati i bambini, si sono salvati col pregare. Tutti i dannati si sono perduti per non pregare; se pregavano non si sarebbero perduti. E questa è, e sarà la loro maggiore disperazione nell’inferno, l’aversi potuto salvare con tanta facilità, quant’era il domandare a Dio le di lui grazie, ed ora non essere i miseri più a tempo di domandarle

(Sant'Alfonso Maria De' Liguori)

Accrescere la cultura

«Io voglio vivere per Gesù e per la Chiesa. La scienza che serve a farmi vivere sempre più per il Signore e per la Chiesa è la cultura della mia vita e tutta la mia vita di cultura». Ogni giorno, ogni ora, ogni istante io sento il bisogno di accrescere le mie conoscenze. E la Chiesa è una fonte inesauribile di vita e di cultura per me!».

(San Pio da Pietrelcina)

Il dono della Sapienza

Nella Sapienza c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, senz’affanni. 
Onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi. 
È un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s’infiltra. 
È un riflesso della Luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà.

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Le preghiere dei Santi:

Le preghiere dei Santi:
Noi ci affidiamo a te. Non abbandonarci alla tristezza perché tu, Signore, sei con noi sempre. Tu non ci lascerai un istante. Se non avessi steso la mano, quante volte la nostra fede avrebbe vacillato! Tu, Signore, sei sempre intento ad accogliere le nostre confidenze. Aiutaci a non abbatterci nelle sofferenze fisiche e morali. Non permettere di affliggerci fino a perdere la pace interiore. Fa’ che camminiamo con buona fede, senza inquietudini e sconforti. Noi ci affidiamo a te: prendici la mano e guidaci pur per incogniti sentieri. Insegnaci ad affrontare la prova a mente serena, per amore tuo che la permetti. Donaci di acquistare tesori per la santa eternità. (San Pio da Pietrelcina)

Dio, nostro Padre, tu hai tanto amato gli uomini da mandare a noi il tuo unico Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, per salvarci e ricondurci a te. Ti preghiamo, Padre buono, dona la tua benedizione anche a noi, ai nostri genitori, alle nostre famiglie e ai nostri amici. Apri il nostro cuore, affinché sappiamo ricevere Gesù nella gioia, fare sempre ciò che egli ci chiede e vederlo in tutti quelli che hanno bisogno del nostro amore. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, tuo amato Figlio, che viene per dare al mondo la pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.(Venerabile Giovanni Paolo II)

Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, ti rendiamo grazie per il fatto stesso che tu esisti, ed anche perché con un gesto della tua volontà, per l'unico tuo Figlio e nello Spirito Santo, hai creato tutte le cose visibili ed invisibili e noi, fatti a tua immagine e somiglianza, avevi destinato a vivere felici in un paradiso dal quale unicamente per colpa nostra siano stati allontanati. (San Francesco di Assisi)

Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te. (Sant'Agostino))

“O Dio di grande Misericordia, bontà infinita, ecco che oggi tutta l’umanità grida dall’abisso della sua miseria alla Tua Misericordia, alla Tua compassione, o Dio, e grida con la voce potente della propria miseria. O Dio benigno, non respingere la preghiera degli esuli di questa terra. O Signore, bontà inconcepibile, che conosci perfettamente la nostra miseria e sai che non siamo in grado di innalzarci fino a Te con le nostre forze, Ti supplichiamo, previenici con la Tua grazia e moltiplica incessantemente su di noi la Tua Misericordia, in modo che possiamo adempiere fedelmente la Tua santa volontà durante tutta la vita e nell’ora della morte. L’onnipotenza della Tua Misericordia ci difenda dagli assalti dei nemici della nostra salvezza, in modo che possiamo attendere con fiducia, come figli Tuoi, la Tua ultima venuta...” (Santa Faustina Kowalska))

Affinché coloro che mi guardano non vedano la mia persona, ma Te in me. Rimani con me. Così risplenderò del Tuo splendore e potrò essere luce per gli altri. La mia luce verrà da Te solo, Gesù, non sarà mio nemmeno un piccolo raggio. Sei Tu che illuminerai gli altri attraverso di me. Ispirami la lode che Ti è più gradita, illuminando gli altri attorno a me. Che io Ti annunci non con le parole ma con l'esempio, con la testimonianza dei miei atti, con lo scatto visibile dell'amore che il mio cuore riceve da Te. Amen. (Madre Teresa di Calcutta))

Signore Gesù, tu hai dato la vita per me: io voglio donare la mia a te. Signore Gesù, tu hai detto: «Amore più grande non c'è che dare la vita per gli amici». Il mio supremo amore sei tu. È sera. Il giorno ormai declina. Resta con me Signore. Voglio seguirti portando la mia croce. Signore, vieni in mio aiuto e guidami nel cammino. La tua voce, Signore, ha un'eco profonda nel mio cuore. Gesù, mio Signore e mio Dio, voglio diventare in tutto simile a te, voglio soffrire e morire con te, per raggiungere con te la gioia della risurrezione. Tu, quel gran Dio che l'universo adora, vivi in me giorno e notte. E sempre la tua voce mi implora e mi ripete: «Ho sete, ho sete di amore»! Anch'io voglio ripetere la tua divina preghiera: ho sete d'amore. Io ho sete d'amore! Sazia la mia speranza, accresci in me, o Signore, il tuo ardore divino. Ho sete d'amore! Quale sofferenza, mio Dio, e come grande! Come vorrei volare da te! Il tuo amore, o Gesù, è il mio solo martirio; perché più brucia d'amore, più desidera amarti l'anima mia. Gesù, fa' che io muoia d'amore per te! (Santa Teresa di Gesù Bambino)