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Camminando con San Giuseppe - Lo sposalizio

Continua la riflessione di Enza su San Giuseppe, padre putativo di Gesù: 

CAMMINANDO CON SAN GIUSEPPE
2a PARTE

LO SPOSALIZIO. (Mt 1,16. 22-25)
Giacobbe fu il padre di Giuseppe;
Giuseppe sposò Maria e Maria fu la Madre di Gesù, chiamato Cristo.
E così si realizzò quel che il Signore aveva detto per mezzo del profeta Isaia: Ecco la vergine sarà incinta, partorirà un figlio ed egli sarà chiamato Emmanuele. Questo nome significa: “Dio è con noi”. Quando Giuseppe si svegliò, fece come l’angelo di Dio gli aveva ordinato e prese Maria in casa sua. E senza che avessero avuto fin allora rapporti matrimoniali, Maria partorì il bambino e Giuseppe gli mise nome Gesù.

Di Giuseppe non ci è stata tramandata nessuna parola ma leggendo i Vangeli possiamo affermare che era certamente un uomo d’azione, i fatti ci parlano più di qualunque discorso, la sua vita è semplice e concreta. Vediamo come il Signore quando lo chiama lui risponde; Dio gli dice “Alzati!” ed egli si alza, e senza tentennamenti con un amore ormai purificato, sposa Maria e la prende nella sua casa, al tramonto, com’era l’usanza tra parenti e amici.
Anche noi, nei nostri tempi, meditando questi Vangeli, in Giuseppe possiamo capire che non occorre riempire la nostra vita di vuote parole, quel che importa è “fare e tacere”. Ciò che conta senza tante chiacchiere è realizzare il progetto di Dio, mettere in pratica la sua parola, ognuno di noi con i propri carismi che Dio tramite lo Spirito Santo ci ha donato. Solo così costruiamo sulla roccia e non sulla sabbia, e procediamo sulla via giusta senza andar fuori strada. E’ importante valorizzare l’attimo presente: come palma che fiorisce e non fa notizia, albero che sviluppa e non fa rumore. Così cresce la nostra vita!!
Giuseppe è il modello d’amore, si dona senza riserve, libero da ogni egoismo. Ama Dio e i suoi Padri “Ascolta, il Signore è uno solo; tu lo amerai con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze”. Amore tenero e verginale per Maria, da lui scelta come sposa cui rimanere fedele per sempre. Amorevole verso la sua gente, è carpentiere e a lui spesso la gente ricorre. Se la via giusta è seguire il volere di Dio, si capisce allora che dobbiamo mettere al primo posto l’amore.
Da Giuseppe si impara ad amare il consacrato che si lega al Signore con cuore unito, rinunciando così, col voto di castità alla paternità naturale. Da lui impara ad amare anche il laico, ogni sposato, che nell’esperienza di coppia esprime la bellezza vissuta da Giuseppe con Maria. Gli sposi fedeli rappresentano la Chiesa che, Sposa di Cristo le rimane fedele per l’eternità.
Giuseppe è stato intimamente vicino a Maria, se entriamo nella loro vita e la guardiamo con gli occhi del cuore riusciamo ad immaginarci di quali cure e di quante attenzioni egli l’abbia circondata nel fidanzamento, nel matrimonio e nella vita familiare.
Allora possiamo capire che, scoperta la volontà di Dio nell’amore, la cosa migliore in questo “santo viaggio” è farsi accompagnare da Colei che il Signore ha scelto per noi. E’ da Giuseppe che possiamo imparare ad amarla e prenderla con noi per sempre, nella nostra vita, e come dono per il nostro amore Lei ci genera nel cuore suo Figlio: Gesù. Riconosciamo in Lei la Mediatrice di ogni dono divino. Riconosciamola come la mamma più affettuosa che esista, che segue con amore ogni suo figlio per quanto ingrato e peccatore.
Invochiamola con il titolo di “Immacolata” perché ci guidi nella via giusta verso la meta della santità, nella patria dove non esiste più il dolore ma solo l’amore.

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE:
O san Giuseppe, tu che hai fatto della tua vita un “capolavoro d’amore”, che hai fatto spazio all’intervento di Dio nella storia, che hai preso per sempre con te Maria come tua sposa, aiutaci a fare della nostra vita un dono d’amore verso il Signore e di vera carità verso i fratelli. Sei modello degli sposati e consacrati, per questo ti affidiamo le nostre famiglie, le persone che ci sono care e la coerenza nel servizio a cui siamo chiamati

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Sezione dedicata alla nostra amica Patrizia:

Il Dolore solo se è accettato e offerto diviene gioia, altrimenti può diventare disperazione. Il maligno tenta sempre di farci imboccare questa strada, che porta alla distruzione di sè e degli altri.
La domanda, il grido ci salva, perchè, come un bambino quando invoca la mamma è aiutato da lei, a maggior ragione o tanto più la nostra Mamma Celeste viene in nostro soccorso, portandoci lo Spirito Consolatore che ci fa ritornare la speranza.

Questo dolore non è capito dagli uomini, difficilmente ci possono aiutare, di solito LO aumentano!

Solo TU Signore ci comprendi totalmente, perchè siamo opera Tua. Fa' o Signore che possiamo amare anche chi non comprendiamo o non ci comprende, grazie. (Patrizia)

Gesù Cristo

Gesù Cristo
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Riflettiamo

Impariamo a soffermarci sulle parole e meditiamone il loro significato

L'importanza della preghiera

Chi prega, certamente si salva; chi non prega certamente si danna. Tutti i beati, eccettuati i bambini, si sono salvati col pregare. Tutti i dannati si sono perduti per non pregare; se pregavano non si sarebbero perduti. E questa è, e sarà la loro maggiore disperazione nell’inferno, l’aversi potuto salvare con tanta facilità, quant’era il domandare a Dio le di lui grazie, ed ora non essere i miseri più a tempo di domandarle

(Sant'Alfonso Maria De' Liguori)

Accrescere la cultura

«Io voglio vivere per Gesù e per la Chiesa. La scienza che serve a farmi vivere sempre più per il Signore e per la Chiesa è la cultura della mia vita e tutta la mia vita di cultura». Ogni giorno, ogni ora, ogni istante io sento il bisogno di accrescere le mie conoscenze. E la Chiesa è una fonte inesauribile di vita e di cultura per me!».

(San Pio da Pietrelcina)

Il dono della Sapienza

Nella Sapienza c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, senz’affanni. 
Onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi. 
È un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s’infiltra. 
È un riflesso della Luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e un’immagine della sua bontà.

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Le preghiere dei Santi:

Le preghiere dei Santi:
Noi ci affidiamo a te. Non abbandonarci alla tristezza perché tu, Signore, sei con noi sempre. Tu non ci lascerai un istante. Se non avessi steso la mano, quante volte la nostra fede avrebbe vacillato! Tu, Signore, sei sempre intento ad accogliere le nostre confidenze. Aiutaci a non abbatterci nelle sofferenze fisiche e morali. Non permettere di affliggerci fino a perdere la pace interiore. Fa’ che camminiamo con buona fede, senza inquietudini e sconforti. Noi ci affidiamo a te: prendici la mano e guidaci pur per incogniti sentieri. Insegnaci ad affrontare la prova a mente serena, per amore tuo che la permetti. Donaci di acquistare tesori per la santa eternità. (San Pio da Pietrelcina)

Dio, nostro Padre, tu hai tanto amato gli uomini da mandare a noi il tuo unico Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria, per salvarci e ricondurci a te. Ti preghiamo, Padre buono, dona la tua benedizione anche a noi, ai nostri genitori, alle nostre famiglie e ai nostri amici. Apri il nostro cuore, affinché sappiamo ricevere Gesù nella gioia, fare sempre ciò che egli ci chiede e vederlo in tutti quelli che hanno bisogno del nostro amore. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, tuo amato Figlio, che viene per dare al mondo la pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.(Venerabile Giovanni Paolo II)

Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, ti rendiamo grazie per il fatto stesso che tu esisti, ed anche perché con un gesto della tua volontà, per l'unico tuo Figlio e nello Spirito Santo, hai creato tutte le cose visibili ed invisibili e noi, fatti a tua immagine e somiglianza, avevi destinato a vivere felici in un paradiso dal quale unicamente per colpa nostra siano stati allontanati. (San Francesco di Assisi)

Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te. (Sant'Agostino))

“O Dio di grande Misericordia, bontà infinita, ecco che oggi tutta l’umanità grida dall’abisso della sua miseria alla Tua Misericordia, alla Tua compassione, o Dio, e grida con la voce potente della propria miseria. O Dio benigno, non respingere la preghiera degli esuli di questa terra. O Signore, bontà inconcepibile, che conosci perfettamente la nostra miseria e sai che non siamo in grado di innalzarci fino a Te con le nostre forze, Ti supplichiamo, previenici con la Tua grazia e moltiplica incessantemente su di noi la Tua Misericordia, in modo che possiamo adempiere fedelmente la Tua santa volontà durante tutta la vita e nell’ora della morte. L’onnipotenza della Tua Misericordia ci difenda dagli assalti dei nemici della nostra salvezza, in modo che possiamo attendere con fiducia, come figli Tuoi, la Tua ultima venuta...” (Santa Faustina Kowalska))

Affinché coloro che mi guardano non vedano la mia persona, ma Te in me. Rimani con me. Così risplenderò del Tuo splendore e potrò essere luce per gli altri. La mia luce verrà da Te solo, Gesù, non sarà mio nemmeno un piccolo raggio. Sei Tu che illuminerai gli altri attraverso di me. Ispirami la lode che Ti è più gradita, illuminando gli altri attorno a me. Che io Ti annunci non con le parole ma con l'esempio, con la testimonianza dei miei atti, con lo scatto visibile dell'amore che il mio cuore riceve da Te. Amen. (Madre Teresa di Calcutta))

Signore Gesù, tu hai dato la vita per me: io voglio donare la mia a te. Signore Gesù, tu hai detto: «Amore più grande non c'è che dare la vita per gli amici». Il mio supremo amore sei tu. È sera. Il giorno ormai declina. Resta con me Signore. Voglio seguirti portando la mia croce. Signore, vieni in mio aiuto e guidami nel cammino. La tua voce, Signore, ha un'eco profonda nel mio cuore. Gesù, mio Signore e mio Dio, voglio diventare in tutto simile a te, voglio soffrire e morire con te, per raggiungere con te la gioia della risurrezione. Tu, quel gran Dio che l'universo adora, vivi in me giorno e notte. E sempre la tua voce mi implora e mi ripete: «Ho sete, ho sete di amore»! Anch'io voglio ripetere la tua divina preghiera: ho sete d'amore. Io ho sete d'amore! Sazia la mia speranza, accresci in me, o Signore, il tuo ardore divino. Ho sete d'amore! Quale sofferenza, mio Dio, e come grande! Come vorrei volare da te! Il tuo amore, o Gesù, è il mio solo martirio; perché più brucia d'amore, più desidera amarti l'anima mia. Gesù, fa' che io muoia d'amore per te! (Santa Teresa di Gesù Bambino)