Gesù viene crocifisso
Dal Vangelo secondo Marco. (15, 25-27)
“Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: “Il re dei Giudei”. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra”
Riflessione
Non sfugge a nessuno che stiamo vivendo giorni quali ci sembrava di non dover vivere mai. Perfino ad attardarsi sulla rievocazione delle violenze si dà l'impressione di essere stancamente ripetitivi. La situazione internazionale, gli eccidi, gli spettacoli della fame ci sfilano davanti agli occhi come grondaie inconsumabili, e si ha la tentazione di pensare a situazioni senza sbocco. La nostra coscienza morale esce schiacciata da questa temperie di dolore. E' il tempo del torchio. Il nostro animo si gonfia di turbamento. Siamo presi dallo sconforto.
Sei stato trafitto nella Tua carne con i chiodi, allora!
Anche ora sei trafitto continuamente nel corpo di tanti fratelli innocenti; o col peccato di tanti che TI disprezzano!
Ma le Tue Parole sulla CROCE:" Padre perdonali, perchè non sanno quello che fanno" , siano anche le nostre!
Insegnaci a meditare la Tua Passione, per non trasformare la nostra fede in un messianismo terreno, che porterebbe solo alla fine dell'Amore Vero! Ricordaci sempre che la Gioia è un fiore che nasce nel giardino dell'Amore, ma sul terreno del dolore!!!
[pausa di silenzio]
C. Metti in noi, Signore, la convinzione dell'amore infinito che perdona.
***
XII Stazione
Gesù muore sulla croce
Dal Vangelo secondo Marco. (15, 33-34.37.39)
"Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lema sabactàmi? Che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?... Ed egli, dando un forte grido, spirò…Allora il centurione che gli sta di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".
Riflessione
"Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio". Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane. Ecco le saracinesche che comprimono in spazi circoscritti tutti i rantoli della terra. Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell'uomo. "Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio", solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da parte di Dio. La mia, la tua, le nostre croci sono provvisorie. Nel Duomo vecchio di Molfetta (Bari) c'è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco in attesa di sistemarlo definitivamente l'ha addossato alla parete della sagrestia, e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: "Collocazione provvisoria". La scritta mi è parsa provvidenzialmente ispirata. "Collocazione provvisoria": penso che non ci sia formula migliore per definire la croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo. Coraggio allora, tu che soffri. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi il calice amaro dell'abbandono. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non angosciarti, tu che per un tracollo improvviso vedi i tuoi progetti in frantumi, le tue fatiche distrutte. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra. Coraggio. La tua croce è sempre "collocazione provvisoria". Il Calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce.
C'è una frase immensa, che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo. "Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra". Forse è la frase più scura di tutta la bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell'orario c'è divieto assoluto di parcheggio Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Coraggio, fratello che soffri. C'è anche per te una deposizione della croce. C'è anche per te una pietà sovraumana. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Coraggio. Mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
Pensiero di Patrizia
Sei morto veramente!!! La TUA non è stata una finzione! La natura umana è stata crocifissa e, con essa, tutti peccati che sovrastavano il mondo. Il velo del tempio si è squarciato, le porte del TUO REGNO si sono riaperte.
Il Tuo corpo non è passato dall'Incarnazione alla Resurrezione, saltando la morte, come un atleta salta l'ostacolo,(come alcuni credono o vorrebbero) no, no, no, hai attraversato la morte, l'hai annientata attraversandola!!!
Anche a noi è chiesta la stessa cosa! Non illudiamoci di poter vivere una vita solo gaudente. Se vogliamo Risorgere con LUI
dobbiamo vivere e morire con LUI e come LUI! E come LUI diciamo:" Padre nelle Tue mani consegno il Mio spirito".
[pausa di silenzio]
C. Gesù, aiutaci a vedere anche nelle nostre croci, e nella stessa croce, un mezzo per ricambiare il tuo amore.
0 commenti:
Posta un commento